L’innovazione tecnologica, soprattutto digitale, sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita, incluso il settore sanitario. L'analisi dei dati sanitari, o healthcare data analytics, sta emergendo come uno strumento potente per migliorare la gestione della cronicità e della policronicità. Ma come sta avvenendo questo cambiamento? Sicuramente i dati giocano un ruolo fondamentale, ma non solo. Vediamo nel dettaglio.
L'importanza dell'analisi dei dati sanitari
L'analisi dei dati clinici, dalle prescrizioni mediche alle diagnosi e alle cartelle cliniche elettroniche, è un campo in rapida crescita: applicazioni e piattaforme sono impiegate per estrarre insights in grado migliorare la cura del paziente. Questo processo può aiutare i medici a stratificare la popolazione per classi di rischio. Inoltre, l'analisi dei dati sanitari può contribuire a migliorare l'efficienza operativa delle strutture sanitarie, riducendo i costi e migliorando la qualità dell'assistenza.
Questo rientra nel Population Health Management (PHM), un approccio multidisciplinare che mira a migliorare la salute generale di una comunità o di un gruppo di individui attraverso la raccolta e l'analisi di dati sanitari, la segmentazione della popolazione in sottogruppi specifici e l'implementazione di interventi mirati. Utilizzando strumenti analitici e tecnologie come i sistemi di informazione sanitaria, il machine learning e la telemetria, il PHM cerca di ottimizzare l'uso delle risorse sanitarie, ridurre i costi e migliorare la qualità delle cure. L'obiettivo è passare da un modello di assistenza sanitaria reattivo a uno proattivo, concentrando gli sforzi su prevenzione, diagnosi precoce e gestione delle malattie croniche.
L'innovazione digitale nella gestione delle malattie croniche
L'innovazione digitale nella gestione delle malattie croniche è più rilevante che mai. Le malattie croniche, come il diabete e le malattie cardiovascolari, continuano a rappresentare una sfida sanitaria globale. La gestione efficace di queste condizioni richiede un monitoraggio costante e un'attenzione personalizzata. Qui entra in gioco l'innovazione digitale. Tecnologie come l'intelligenza artificiale, la telemedicina e l'Internet delle Cose (IoT) stanno rivoluzionando il modo in cui i pazienti possono gestire le loro condizioni. Ad esempio, i dispositivi indossabili possono monitorare i livelli di glucosio nel sangue in tempo reale, fornendo ai pazienti di diabete strumenti più efficaci per la gestione della loro condizione. Inoltre, l'IA e l'apprendimento automatico stanno venendo utilizzati per analizzare i dati sanitari e prevedere gli esiti sanitari, portando a una cura più personalizzata e a un intervento precoce. Recentemente, l'Osservatorio Cronicità ha lanciato un questionario per i Medici di Medicina Generale per raccogliere dati sull'adozione delle tecnologie ICT nella gestione delle malattie croniche, sottolineando l'importanza crescente che le autorità sanitarie attribuiscono a questi strumenti.
I dati svolgono senza dubbio un ruolo fondamentale, ma non sono l’unico tratto innovativo che riguarda la gestione delle cronicità. L’articolo How Digital Is Transforming Disease Management di Forbes, per esempio sottolinea come, nel caso di malattie croniche, buona parte della gestione avviene fuori dai contesti medici. Attraverso il digitale è possibile, per esempio, rimanere in contatto con il paziente, non solo per quanto riguarda la raccolta dei dati, ma anche per quanto riguarda l’ingaggio del paziente stesso: dalla teleassistenza alla richiesta di soccorso, passando per l’educazione anche, per esempio, attraverso App per dispositivi mobili.
Un percorso in evoluzione
Come abbiamo visto, il ruolo del digitale nella gestione delle cronicità ha un potenziale quasi illimitato: si tratta di un percorso agli inizi in cui molte realtà stanno lavorando in modo autonomo, anche se virtuoso. Secondo numerosi esperti, tuttavia, un aspetto fondamentale dell'innovazione digitale nella gestione delle malattie croniche è la necessità di monitorare e valutare le soluzioni di digital healthcare. Le valutazioni attuali, infatti, delle soluzioni di salute digitale sono piuttosto eterogenee e mancano di quadri basati su prove coerenti. Questi quadri sono essenziali per informare il processo di valutazione e la logica di tali interventi. Per arrivare a una gestione efficace delle cronicità è necessario esplorare la natura, l'estensione e i componenti dei framework oggi utilizzati per la valutazione dell’uso del digitale nella gestione delle malattie croniche. Ne sono stati identificati vari, tra cui sette concettuali e due per l’analisi dei risultati. Framework con finalità diverse come l'autogestione, il raggiungimento di obiettivi personali e la riduzione delle ricadute per malattie come le malattie cardiovascolari, il diabete, la malattia polmonare ostruttiva cronica e la salute mentale grave. Un quadro estremamente variegato, che dovrà necessariamente normalizzarsi nel corso dei prossimi anni. La buona notizia, in questo scenario è che il digitale ha una fortissima capacità di recepire gli standard, anche di fatto, man mano che si palesano.
L'innovazione digitale come alleato nella gestione delle cronicità
L'innovazione digitale sta trasformando la gestione delle malattie croniche. L'analisi dei dati sanitari, in particolare, offre enormi opportunità per migliorare l'assistenza ai pazienti e ridurre il peso delle malattie croniche. Tuttavia, è importante ricordare che l'innovazione digitale ha bisogno anche di un processo di standardizzazione, che per molti versi è già in corso. È necessario un approccio olistico che includa anche l'educazione del paziente. L'ascesa della salute digitale sta anche portando all'emergere di biomarcatori digitali, che possono rilevare o prevedere minacce alla salute basate sui dati provenienti da dispositivi mobili e/o indossabili. Il futuro della salute digitale risiede nell'uso della tecnologia per la prevenzione delle malattie e il cambiamento dello stile di vita a livello di popolazione.